Florovivaisti italiani, L’iniziativa in Sicilia sul nuovo regolamento UE

15 Set 2019Normative

L’iniziativa in Sicilia sul nuovo Regolamento Ue

Maggiore collaborazione tra le forze in campo per garantire le produzioni e la competitività delle imprese, un livello uniforme di servizi fitosanitari sul territorio, più potere decisionale in caso di emergenze come la xylella, un coordinamento tra tutti i servizi sanitari italiani. Queste le azioni necessarie per lo sviluppo del settore florovivaistico nazionale, emerse in occasione del convegno “Il nuovo regime fitosanitario nel futuro del florovivaismo”, organizzato dall’Associazione Florovivaisti Italiani in collaborazione con Cia-Agricoltori Italiani Sicilia Orientale e con il patrocinio del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea, in provincia di Messina.

“E’ importante che il settore sia rappresentato a livello istituzionale -ha detto Mario Maiorana, vicepresidente dell’Associazione Florovivaisti italiani davanti a una platea di rappresentanti del settore, docenti, tecnici e imprenditori-. Per i florovivaisti è fondamentale farsi ascoltare senza divisioni e particolarismi, la sfida per il futuro deve essere affrontata con coesione”. Per questa ragione, ha continuato Maiorana, “l’Associazione Florovivaisti italiani farà da punto di incontro delle istanze dell’intero settore”.

Il nuovo regolamento fitosanitario europeo, che entrerà in vigore il 14 dicembre 2019, non serve a bloccare le merci in entrata a priori, per procedere all’ingresso solo in seguito all’accertamento del rischio. Serve, piuttosto, a determinare i rischi connessi agli organismi nocivi e a ridurli ad un livello sostenibile.

Cia-Agricoltori Italiani ha collaborato con il Copa Cogeca e con altri 8 Stati membri a livello di Consiglio Ue per far includere alcuni organismi nocivi all’interno della lista delle piante ad alto rischio.

“Il settore florovivaistico è un settore all’avanguardia con grandi prospettive di sviluppo -ha sottolineato il presidente nazionale Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino nelle sue conclusioni-. Per accelerare questo processo, ma anche per affrontare le nuove sfide e le nuove emergenze a livello fitosanitario, è importante aggregare la filiera e puntare su ricerca e innovazione”.

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